giovedì 25 agosto 2011

Mi era venuto in mente un titolo bellissimo, ma l'ho scordato, perciò questo post lo intitolo così: "Dell'estate e di altre insopportabilità"

 ATTENZIONE: Questo blog contiene un'alta dose di lamenti e gnegnegnè, quindi se siete allergici non continuate la lettura. Cordialmente. LK

Come tutte le persone che non sanno cosa dire, parlerò di meteo, le cui condizioni, a me particolarmente avverse, mi istigano all'odio nei confronti l'umanità.

Premessa: la maggior parte delle persone che conosco adora l'estate (tranne qualche illuminato blogger). Io no. Anzi, devo dire che, più estati vivo, più la odio.

Pensateci. Cos'ha di bello l'estate?


Il mare, dite voi. Tze, rispondo io. Il mare. Distese di sabbia appiccicosa e di corpi accaldati, bambini che urlano e genitori assuefatti che ormai nemmeno li sentono più (io sì, invece), acqua sempre perennemente immancabilmente congelata. Sporca, chiaro. Ci potrei andare per abbronzarmi e sembrare meno pallida, ma il sole mi deve odiare tanto quanto io odio lui, visto che rimbalza sul mio diafano incarnato e pure dopo 3 ore di bruciante tortura sempre bianca sono (forse - e sottolineo forse - c'entra qualcosa anche la protezione 50 di cui mi cospargo per non rischiare di diventare raggrinzita come una prugna secca-non-secca). Parliamo anche della crisi causata dal bikini? Non ne parliamo (alzarsi da una strategica posizione supina nascondi-pancia è un trauma al quale non mi abituerò mai).

Le belle serate, sento dire. Forse. Non fosse per le orde di zanzare affamate di sangue che manco a True Blood ne bevono tanto. Con quel piccolo particolare inSIGNIFICANTE che il sangue su menzionato è il mio e io su certe cose sono proprio egoista.

Forza, cos'altro ancora? Il caldo forse? Questa orribile sensazione di essere come carta moschicida con tante belle moschine (i turisti) appiccicate addosso? (Si divertono loro, perché sono in vacanza loro e pure se fanno due-fermate-due in quasi osmosi con noi poveri lavoratori se la prendono con folklore). E noi quanto ci divertiamo a viaggiare tutti i giorni, avanti, indietro, avanti, indietro, senz'aria, abbracciate ad un crucco 'mbriaco di birra alle 8.27? Taaanto, vero?

Ma c'è l'aria condizionata, direte voi. Verissimo. Che trasforma la mia vocina tenerina in un vocione che manco Amanda Lear nei suoi anni migliori.

L'estate ha una asola cosa bella: piace a Bibi. Almeno uno dei due è contento (e io ci posso pure stare, chè tanto io vinco con i miei mesi di mio autunno-inverno-inizio primavera).

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