lunedì 21 marzo 2011

Energia nucleare: sì o no?

Avviso ai naviganti: l’articolo a seguire ha ben poche pretese tecniche e/o scientifiche. Come al solito, scriverò di “cuore”, essendo la cosa che mi reisce meglio (in attesa di essere più preparata, mi auto-rimando a settembre).

La domanda di oggi è: nucleare sì o nucleare no?



La risposta di cuore è NO (quindi SI’ al referendum, non confondiamoci).


La prima domanda è: il nucleare è davvero un’alternativa pulita (uhm, e le scorie poi? Dove lo troviamo in Italia un tappeto così grande per nasconderle?)?  Ed è davvero sicura come cercano di vendercela?
Non mi pare. Sono ignorante, lo so, ma mi basta leggermi qualche paginetta su Wikipedia per farmi un’idea non proprio generosa (link).

D’altronde, anche la morfologia stessa del territorio italiano è poco adatta alle centrali: ne facciamo due? Vogliamo a tutti i costi la nostra Springfield? A che pro?

Last but not least, sono fermamente convinta che la dirigenza attuale (destra o sinistra, poco importa), non sia in grado di gestire una questione del genere. Assolutamente.

Non si può affrontare un tema simile, in cui ci si impegna a lunghissimo termine, solo e soltanto a scopi di propaganda. Tanto che, ora che siamo tutti con il cuore a Fukushima, la Ministra Prestigiacomo ha già deciso che “niente cazzate, progetto nucleare finito”. Come se stesse decidendo se preparare orecchiette alle cime di rapa o penne all’arrabbiata per pranzo.

Cari Ministri, di mezzo non c’è solo un voto in più o un voto in meno: in mezzo ci siamo noi, i nostri figli, per chi ce l’ha e per chi non ce l’ha. Avrò un approccio poco scientifico, ma penso che ci siano troppe questioni da risolvere prima di gettarci nella grande avventura nucleare.

Per concludere vi segnalo un interessante articolo di Carlo Stagnaro su Chicago blog (link).
Adeu

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