venerdì 1 aprile 2011

Sul treno, oggi

Sul treno mi faccio sempre trasportare dalla mia fantasia. Fisso un punto all’orizzonte ed il resto viene da sè. Mi vengono in mente trame intricatissime per un romanzo che non scriverò mai e che dimenticherò una volta a terra.


Ora che c’è Bibi a viaggiare con me, il mio punto (im)precisato è lui: lo guardo respirare e mi lascio cullare dai suoi respiri e dai sobbalzi del treno.

Fosse sempre così viaggiare, questa lieve malinconia sarebbe un motivo per dedicare un paio di minuti ai miei pensieri, in quel silenzio stanco dei pendolari della sera…

Peccato che a volte la concentrazione sia necessaria a garantirsi la sopravvivenza e la tortura del viaggio successivo. Pensare che non vedi l’ora di essere di passaggio a casa, che, no, non è Termini la tua casa, ma quel posto che ti vede arrivare e riandare via.


Non amo particolarmente l’estate, il caldo, ma devo ammettere che vivere in campagna, in certi stagioni, è davvero rigenerante. Fuggo dalla città eterna per arrivare nella mia verde casetta, a godermi il mio Amore, la mia famiglia e tutti i cuccioli connessi.

Stavolta ho tramutato il flusso di pensieri del treno in un post: una volta tanto resterà un pezzettino del viaggio mentale che accompagna il ritorno…

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