lunedì 18 luglio 2011

Storie da una realtà piuttosto surreale.

Ieri io e il mio Bì ci trovavamo all'output di Valmontone: c'era poca gente e un gradito venticello.

Entriamo in un negozio di giocattoli, cercando con lo sguardo una commessa gentile. Lei, sorridendo, ci corre incontro e ci chiede cosa stiamo cercando.


- Una palla, grazie.

- Per un bambino o una bambina?

- Cagnolino... femmina...

- Ah. Abbiamo questa di Hello Kitty, se volete.

- Ehm, no, questa dura due secondi. Sa, con quei dentini aguzzi... invece ce l'ha una piscinetta?

- Per un bambino di quanti mesi? Maschio o femmina?

- Oche.

- ... (silenzio imbarazzato)

- Dovrebbero essere due femmine.

La commessa (stranamente ancora) gentile ci indica delle piscinette, valutando pro e contro delle diverse grandezze.

Scegliamo quella dei cuccioli cerc'amici, così le Lillos si sentono più a loro agio.

Sorridendo, mi rivolgo alla ragazza: - Con un colpo ci siamo guadagnati il titolo di clienti strampalati del giorno, eh?

Lei: - No, no, è bello sapere che ci sono persone come voi!

Aiutano la sua autostima. Sicuro!
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