venerdì 7 settembre 2012

Un'Italia diversa vale più di una cicca

L'articolo di oggi scritto da Marco Benedetti per GreenMe ("Sigarette/La cicca: il piccolo rifiuto che tutti calpestiamo e che tutti paghiamo") mi permette di fare un po' di polemica.

Sento spesso dire in giro che "eeeh, succede solo in Italia, negli altri paesi mica va così, eeeh, ma quanto sporco, bah, lasci stare, sempre peggio, ma che glielo dico a fare, uuuuh, signora mia, che tempi, che tempi!". Una continua litania senza che, naturalmente, poi il singolo si interroghi su quanto egli stesso faccia per la nostra Italia.
Un'Italia che sbaglia, che non ci rappresenta, ai cui vertici troviamo - per lo più - una classe politica inadeguata, un'Italia che s'arrangia, che ruba, che s'accontenta, che non s'indigna più. Interrogarsi sui motivi per cui sia arrivata a questo punto non è roba da questo blog.

Invece di puntare il dito, per una volta tanto, contro la luna, puntiamolo contro la gente, contro gli stessi italiani lamentosi. 

Sì, tante cose non vanno come dovrebbero, vero, ma cosa facciamo noi piccoli cittadini ini ini per farle andare meglio? La maggior parte delle volte assolutamente niente.

Io sono convinta del potere delle "piccole cose", quelle piccole, piccolissime, come una cicca di sigaretta.

Mi rivolgo quindi ai fumatori: quanti di voi, una volta fumato, buttano la cicca per terra? Io ne vedo centinaia al giorno.

Sono gli stessi a cui, poi, però, fa schifo la stazione Termini, "così sporca, signora mia"!

La domanda sorge spontanea (#cit.): a casa vostra le cicche le buttate sul pavimento?

Notizia shock, signori: anche la città è casa vostra. Un enorme cortile, a cui tutti dovrebbero tenere un po' di più.

Non basta: questa benedetta cicca non solo sporca, no, inquina pure, maledetta.

Cito l'articolo: "gli 89 miliardi di sigarette da 1 gr di 12 cm di lunghezza (media) consumate in Italia ogni anno, messe in fila sono 7,4 milioni di km ovvero 580 volte la circonferenza della Terra (una fascia all'equatore spessa 5,8 mt) ovvero 19,27 volte la distanza tra le Terra e la Luna (384.000 km di media)", con un "costo sociale [...] di SOLO 13,8 milioni di euro. [...]".

Se non lo volete fare per la natura (ma sì: tanto, se ci dice bene, campiamo al massimo altri 80 anni, quindi che gli altri noi futuri se la vedano da soli!), fatelo per le vostre tasche, perchè quei soldi, amici miei, sorpresa!, li paghiamo noi! Vi incazzate per le auto blu, ma sti quasi 14 milioni di euro li sganciate così facilmente? Non ci credo.

Quindi, mettiamoci d'accordo: volete fumare, liberissimi di farlo (per carità), ma le cicche le buttate: a) negli spegni-cicche (e almeno a Termini ci sono, lo so, li ho visti), b) nei contenitori per le cicche da tasca (lo spazio per l'iphone, il pacchetto di sigarette, le caramelle, il portafoglio, il tablet che-non-si-sa-mai-che-succede-mi-serve l'avete trovato, non sarà difficile dotarsi di un'altra tasca).

(Vi segnalo in proposito anche l'iniziativa "Il mare non vale una cicca", di Marevivo e JTI)


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