Il 12 e il 13 giugno si vota! No, non si accettano scuse: il referendum è un'occasione per far sentire le nostre voci. Tanto per il mare c'è tutta l'estate davanti e m'hanno pure detto che piove, e proprio il giorno che avevate scelto voi. To'. E vi rimane comunque l'altro giorno per abbronzarvi, fortunati che non siete altro!
Informatevi da soli e informate chi potete, perchè il nostro simpatico Governo non lo farà, dal momento che ha deciso di farci credere, per esempio, di aver rinunciato al nucleare (e invece è solo una proroga di un anno, giusto il tempo di dimenticare Fukushima).
Vi riporto un veloce vademecum, preso (più o meno) dal sito dei Radicali e da Forum Civico)
Quando si vota
Si vota domenica 12 giugno dalle 8 alle 22 e lunedì 13 dalle 7 alle 15.
Cosa si vota
Il 12 e 13 giugno si votano 4 referendum: uno per abolire il piano nucleare del Governo, uno per abrogare la legge sul legittimo impedimento e due contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali, in particolare quelli legati alla gestione dell'acqua.
Referendum popolare n. 1 – SCHEDA DI COLORE ROSSO
Il primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
“Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.
Si deve votare SÌ se si è contro la "privatizzazione dell’acqua" (semplificando un concetto che non è così semplice) e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati. NO, se si è a favore della legislazione attuale.
Referendum popolare n. 2 – SCHEDA DI COLORE GIALLO
Il secondo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. In questo caso agli elettori viene proposta una abrogazione parziale della norma (abrogazione calcolo tariffa secondo logiche di “mercato”).
“Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?”.
Si deve votare SÌ se si è contro la norma che permette il profitto (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene Acqua potabile. Si deve votare NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.
Referendum popolare n. 3 – SCHEDA DI COLORE GRIGIO
Si tratta del quesito referendario per abrogare la norma per la “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare”. Si tratta di una parte del decreto legge recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge “con modificazioni” il 6 agosto dello stesso anno.
“Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”.
Si deve votare SÌ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia. Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che le prevede.
Referendum popolare n. 4 – SCHEDA DI COLORE VERDE CHIARO
Questo quesito, per abrogare la legge sul legittimo impedimento, è quello dalle possibili ripercussioni politiche più forti. A proporre il referendum è stata l’Italia dei Valori. Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionale della legge sul legittimo impedimento, la Corte di Cassazione ha autorizzato, con ordinanza, lo svolgimento del referendum.
“Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?”.
Si deve votare SÌ se si è contrari al principio che Presidente del consiglio o ministro possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano. Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che prevede questo “scudo” nei confronti del sistema giudiziario.
Dove e come si vota
Si vota nel proprio Comune di residenza, nella solita sezione elettorale indicata sulla prima facciata della tessera elettorale.
- Il voto “SI”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di abrogare la normativa richiamata dal quesito referendario.
- Il voto “NO”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di mantenere la vigente normativa richiamata dal quesito referendario.
Per votare in un seggio diverso da quello d’appartenenza, occorre essere nominati Rappresentante dei Promotori, una figura molto simile al Rappresentante di Lista durante le elezioni politiche o amministrative: farlo è molto semplice, basta essere elettore di un comune della Repubblica e avere con sè la propria scheda elettorale. Il Rappresentante dei Promotori al referendum ha il diritto di assistere a tutte le operazioni e controlla lo svolgimento del voto.
Per diventare Rappresentante, basta compilare, entro il 5 giugno, il form online che si trova sul sito del comitato promotore del referendum: http://www.referendumacqua.it/voto-fuori-sede.html
Come farsi rimborsare i viaggi
Per ogni sezione elettorale e per ciascun quesito, possono essere nominati due rappresentanti, un titolare e un supplente: anche nel caso dei referendum di giugno, rimane valido il rimborso delle spese di viaggio per le elezioni amministrative: sarà applicato uno sconto del 60% sui biglietti ferroviari,che vengono rilasciati in formula nominativa ridotta dietro presentazione della tessera elettorale e di un documento d’identità, oppure del 40% sui biglietti aerei in territorio nazionale.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito di Trenitalia e sul sito di Alitalia.
MI RACCOMANDO!
Se non andranno a votare
il 50% + 1 degli aventi diritto
i Referendum non saranno validi!!!
Se non andranno a votare
il 50% + 1 degli aventi diritto
i Referendum non saranno validi!!!
Nessun commento:
Posta un commento