mercoledì 25 maggio 2011

12-13 giugno: REFERENDUM TIME

Il 12 e il 13 giugno si vota! No, non si accettano scuse: il referendum è un'occasione per far sentire le nostre voci. Tanto per il mare c'è tutta l'estate davanti e m'hanno pure detto che piove, e proprio il giorno che avevate scelto voi. To'. E vi rimane comunque l'altro giorno per abbronzarvi, fortunati che non siete altro!

Informatevi da soli e informate chi potete, perchè il nostro simpatico Governo non lo farà, dal momento che ha deciso di farci credere, per esempio, di aver rinunciato al nucleare (e invece è solo una proroga di un anno, giusto il tempo di dimenticare Fukushima).

Vi riporto un veloce vademecum, preso (più o meno) dal sito dei Radicali e da Forum Civico)

Quando si vota

Si vota domenica 12 giugno dalle 8 alle 22 e lunedì 13 dalle 7 alle 15.

Cosa si vota

Il 12 e 13 giugno si votano 4 referendum: uno per abolire il piano nucleare del Governo, uno per abrogare la legge sul legittimo impedimento e due contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali, in particolare quelli legati alla gestione dell'acqua.

Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 1 – SCHEDA DI COLORE ROSSO

Il primo que­sito sulla pri­va­tiz­za­zione dell’ac­qua pub­blica ri­guarda le mo­da­lità di af­fi­da­mento e ge­stione dei ser­vizi pub­blici lo­cali di ri­le­vanza economica.

“Vo­lete voi che sia abro­gato l’art. 23 bis (Ser­vizi pub­blici lo­cali di ri­le­vanza eco­no­mica) del de­creto legge 25 giu­gno 2008 n.112 “Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria” con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 6 ago­sto 2008, n.133, come mo­di­fi­cato dall’art.30, comma 26 della legge 23 lu­glio 2009, n.99 re­cante “Di­spo­si­zioni per lo svi­luppo e l’internazionalizzazione delle im­prese, non­ché in ma­te­ria di ener­gia” e dall’art.15 del de­creto legge 25 set­tem­bre 2009, n.135, re­cante “Di­spo­si­zioni ur­genti per l’attuazione di ob­bli­ghi co­mu­ni­tari e per l’esecuzione di sen­tenze della corte di giu­sti­zia della Co­mu­nità eu­ro­pea” con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 20 no­vem­bre 2009, n.166, nel te­sto ri­sul­tante a se­guito della sen­tenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.

Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la "pri­va­tiz­za­zione dell’acqua" (semplificando un concetto che non è così semplice) e con­tro la ge­stione dei ser­vizi idrici da parte di pri­vati. NO, se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione attuale.

Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 2 – SCHEDA DI COLORE GIALLO

Il se­condo que­sito sulla pri­va­tiz­za­zione dell’ac­qua pub­blica ri­guarda la de­ter­mi­na­zione della ta­riffa del ser­vi­zio idrico in­te­grato in base all’adeguata re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale in­ve­stito. In que­sto caso agli elet­tori viene pro­po­sta una abro­ga­zione par­ziale della norma (abro­ga­zione cal­colo ta­riffa se­condo lo­gi­che di “mercato”).

“Vo­lete voi che sia abro­gato il comma 1, dell’art. 154 (Ta­riffa del ser­vi­zio idrico in­te­grato) del De­creto Le­gi­sla­tivo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in ma­te­ria am­bien­tale”, li­mi­ta­ta­mente alla se­guente parte: “dell’adeguatezza della re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale investito”?”.

Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la norma che per­met­te il pro­fitto (non il re­cu­pero dei co­sti di ge­stione e di in­ve­sti­mento, ma il gua­da­gno d’impresa) nell’erogazione del bene Ac­qua po­ta­bile. Si deve vo­tare NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione at­tuale che am­mette tale guadagno.

Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 3 – SCHEDA DI COLORE GRIGIO

Si tratta del que­sito re­fe­ren­da­rio per abro­gare la norma per la “rea­liz­za­zione nel ter­ri­to­rio na­zio­nale di im­pianti di pro­du­zione di ener­gia nu­cleare”. Si tratta di una parte del de­creto legge re­cante “Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria” fir­mato il 25 giu­gno 2008 e con­ver­tito in legge “con mo­di­fi­ca­zioni” il 6 ago­sto dello stesso anno.

“Vo­lete voi che sia abro­gato il decreto-legge 25 giu­gno 2008, n. 112, con­ver­tito con mo­di­fi­ca­zioni, dalla legge 6 ago­sto 2008, n. 133, nel te­sto ri­sul­tante per ef­fetto di mo­di­fi­ca­zioni ed in­te­gra­zioni suc­ces­sive, re­cante Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria, li­mi­ta­ta­mente alle se­guenti parti: art. 7, comma 1, let­tera d: rea­liz­za­zione nel ter­ri­to­rio na­zio­nale di im­pianti di pro­du­zione di ener­gia nucleare?”.


Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la co­stru­zione di Cen­trali Nu­cleari in Italia. Si deve vo­tate NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione at­tuale che le prevede.

Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 4 – SCHEDA DI COLORE VERDE CHIARO

Que­sto que­sito, per abro­gare la legge sul le­git­timo im­pe­di­mento, è quello dalle pos­si­bili ri­per­cus­sioni po­li­ti­che più forti. A pro­porre il re­fe­ren­dum è stata l’Italia dei Va­lori. Dopo la di­chia­ra­zione di par­ziale in­co­sti­tu­zio­nale della legge sul le­git­timo im­pe­di­mento, la Corte di Cas­sa­zione ha au­to­riz­zato, con or­di­nanza, lo svol­gi­mento del referendum.

“Vo­lete voi che siano abro­gati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 non­chè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 nu­mero 51 re­cante “di­spo­si­zioni in ma­te­ria di im­pe­di­mento a com­pa­rire in udienza?”.

Si deve vo­tare SÌ se si è con­trari al prin­ci­pio che Pre­si­dente del con­si­glio o mi­ni­stro pos­sano de­ci­dere di non com­pa­rire in tri­bu­nale nei pro­cessi che li ri­guar­dano. Si deve vo­tate NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione at­tuale che pre­vede que­sto “scudo” nei con­fronti del si­stema giudiziario.

Dove e come si vota 

Si vota nel pro­prio Co­mune di re­si­denza, nella solita se­zione elet­to­rale in­di­cata sulla prima fac­ciata della tes­sera elettorale.
  • Il voto “SI”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di abrogare la normativa richiamata dal quesito referendario. 
  • Il voto “NO”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di mantenere la vigente normativa richiamata dal quesito referendario.
Sei fuori sede e non puoi tornare nel tuo Comune?

Per votare in un seggio diverso da quello d’appartenenza, occorre essere nominati Rappresentante dei Promotori, una figura molto simile al Rappresentante di Lista durante le elezioni politiche o amministrative: farlo è molto semplice, basta essere elettore di un comune della Repubblica e avere con sè la propria scheda elettorale. Il Rappresentante dei Promotori al referendum ha il diritto di assistere a tutte le operazioni e controlla lo svolgimento del voto.

Per diventare Rappresentante, basta compilare, entro il 5 giugno, il form online che si trova sul sito del comitato promotore del referendum: http://www.referendumacqua.it/voto-fuori-sede.html

Come farsi rimborsare i viaggi

Per ogni sezione elettorale e per ciascun quesito, possono essere nominati due rappresentanti, un titolare e un supplente: anche nel caso dei referendum di giugno, rimane valido il rimborso delle spese di viaggio per le elezioni amministrative: sarà applicato uno sconto del 60% sui biglietti ferroviari,che vengono rilasciati in formula nominativa ridotta dietro presentazione della tessera elettorale e di un documento d’identità, oppure del 40% sui biglietti aerei in territorio nazionale.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito di Trenitalia e sul sito di Alitalia.

MI RACCOMANDO! 

Se non an­dranno a vo­tare
il 50% + 1 de­gli aventi di­ritto 
i Re­fe­ren­dum non sa­ranno validi!!!

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