mercoledì 18 maggio 2011

"La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano


La solitudine dei numeri primi, vincitore del premio Strega, è un romanzo capace di portarti con tatto e gradualità nel mondo interiore dei due protagonisti, Mattia e Alice, delle loro paure, desideri e pensieri. Ogni nuovo capitolo ti fa accedere ad un parte di queste ricche e complesse interiorità, di come si incastrano, si allontanano, si ritrovano. Nel descrivere questo percorso l'autore ricorre all'analogia matematica con i numeri primi e gemelli, numeri cioè vicini ma non abbastanza da toccarsi essendo separati da un numero pari, come ad esempio il 47 e il 49.


Le vicende iniziali attraverso le quali questa storia si dipana sono quelle di due bambini, ognuno ignaro dell'esistenza dell'altro, ognuno dei due segnati dalle proprie scelte che ne definiranno il futuro perchè, come descrive Mattia, “le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante”. Da qui emergono via via sia temi delicati e dolorosi per i protagonisti e per chi li ama, come l'anoressia, l'incapacità di esprimere e concedersi di vivere emozioni forti e piacevoli, l'elaborazione del lutto sia tematiche più “quotidiane”, vissute da molti ragazzi, come il rapporto difficile con i genitori, il bullismo, la paura di non esser all'altezza delle aspettative altrui, la prima esperienza lavorativa lontani da casa...Da queste vicende i due protagonisti, ne usciranno più maturi, consapevoli, in una parola, adulti, ognuno con i ricordi che condividono con l'altro, ognuno capace di decidere di cosa farne, se aggrapparsi ad essi e al passato che non c'è più o lasciarli andare, accettando la solitudine che ne deriva, non più però come soluzione imposta ma come scelta consapevole.

Una storia da leggere tutta d'un fiato, con la curiosità per cosa accadrà nel capitolo successivo, presi dalla voglia di fuggire di Mattia e Alice da un mondo a volte troppo doloroso e complicato, ma al tempo stesso al quale continuare ad esser aggrappati sapendo che c'è anche altro: la speranza.

(Grazie a Elisabetta per la splendida recensione!)

4 commenti:

  1. Grazie a te per i complimenti per la mia prima recensione! E' stato piacevole scriverla e altrettanto piacevole vederla pubblicata sul tuo blog!

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  2. Anche a me è piaciuto molto: è stato uno di quei libri che ti rovini all'ultima pagina a pensare "è già finito?". Non ho visto il film, voi?

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