mercoledì 29 giugno 2011

Visto per voi: "Vallanzasca. Gli angeli del male"

Rinchiuso in carcere per scontare una condanna a vita per i crimini commessi, il film ripercorre il cammino che ha portato Renato Vallanzasca, il Bel René, a diventare quello che è: uno spietato, affascinante criminale passato rapidamente dalle rapine a sequestri e omicidi come capo di un clan criminale noto alla cronaca come banda della Comasina, che imperversò a Milano negli anni '70. Non mancano poi le evasioni, rocambolesche e sanguinose, e le storie d'amore di cui si rendono complici anche le casalinghe italiane amanti del brivido (e del bel faccino di Renato).


Come in "Romanzo Criminale" il pericolo del discreto fascino del male corre, come una sottile linea rossa, lungo tutto il film, diretto anche in questo caso da Michele Placido. Proprio per questo, a volte, Vallanzasca si tinge di colori quasi romantici, da eroe dannato, e si cerca, a fatica, di non dimenticarsi di quali crimini si sia macchiato.

Kim Rossi Stuart, secondo me, è superbo: bravissimo interprete di questo fascinoso criminale dagli occhi cerulei, ironico e spietato. A tratti è difficile distinguere il Freddo dal del Renè, che si distingue per il suo macabro senso dell'umorismo.

Notevoli anche Francesco Scianna, nei panni di Francis Turatello, "Faccia d'angelo", e Filippo Timi, Enzo, amico d'infanzia di Vallanzasca.

Nel complesso il film mi è piaciuto: da vedere, sicuramente.

Io gli do un 7 +, e voi?

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